Il Natale in Calabria è una festa molto sentita e attesa.
Già sul finire di novembre la magia del Natale si diffonde nelle case e per le strade: luminarie, addobbi e mercatini riempiono i rioni e le piazze, dove l'aria profuma di caldarroste, cullurielli (tipiche ciambelle fritte che si preparano durante il periodo natalizio) e dolcezze di ogni sorta.
Anche chi vive ormai da anni fuori regione cerca di ricordare come può il Natale vissuto in Calabria, portando in tavola proprio le pietanze tipiche delle feste: la pasta ammullicata, il baccalà con i broccoli e la mollica o le cipollizze selvatiche.
E mentre si aspetta il primo giorno utile per preparare albero e presepe (di solito l'8 dicembre, Festa dell'Immacolata), ci si procura tutto il necessario per i dolci di Natale.
Nelle cucine calabresi fervono i preparativi: la spianatoia di legno si posiziona in bella vista sul tavolo mentre farina, olio, vino, miele, frutta secca, uvetta e melassa di fichi in grandi quantità riempiono la dispensa.
Si, perché in Calabria i dolci di Natale si preparano per tutta la famiglia!
Per giorni le case sono invase da nubi di fumo e dall'odore di frittura, e spostarsi da una stanza all'altra è come attraversare la pianura padana in una fredda mattina di novembre. Vassoi e cestini occupano tutte le superfici disponibili perché a Natale non possono proprio mancare Turdilli, Scalille, Mostaccioli e 'Mpigliolate da offrire, regalare durante le feste e spedire a chi vive lontano.
Il segreto dei dolci di Natale in Calabria
Per preparare i dolci di Natale la prima cosa da fare è spolverare il vecchio ricettario di famiglia alla ricerca delle ricette scritte a mano. Ed è qui che viene il bello.
Scordate grammature e pesi vari.
Il vero segreto dei dolci di Natale è riuscire a decifrare i "codici misteriosi" contenuti nei ricettari, perché le dosi qui in Calabria si misurano a "quanto se ne prende", un'unità di misura arcaica ad oggi ancora sconosciuta!
Gli ingredienti sono quasi sempre gli stessi per tutti i dolci: frutta secca, agrumi, miele, melassa di fichi, vino e olio che lavorati e combinati tra loro in modo diverso per ogni ricetta, regalano un gusto e un sapore indimenticabili.
Differenze tra province: nomi e varianti
C'è anche un'altra curiosità che riguarda i dolci calabresi.
Le ricette sono praticamente quasi le stesse in tutta la regione, ma da provincia a provincia e spesso anche tra paesi limitrofi, cambiano nome e magari anche forma.
Qualche esempio? I Turdilli di Cosenza a Crotone si chiamano Crustoli, la Pitta 'Mpigliata di San Giovanni in Fiore a Catanzaro è conosciuta come Pitta 'Nchiusa.
Quale sia il nome poco importa, sono tutti buonissimi e speciali, perché si aspetta un intero anno per gustarli.
Ricetta consigliata: Mostaccioli calabresi

Volete cimentarvi con una ricetta tipica calabrese ma avete paura di procedimenti troppo complicati?
Allora vi consigliamo di provare i Mostaccioli, tra i dolci più buoni e semplici da preparare durante il Natale.
Sono morbidi biscotti a base di miele dalla forma squadrata, da spolverare con zucchero a velo o ricoprire di cioccolato o zuccherini colorati per i palati più golosi.
La loro particolarità è soprattutto il sapore, un misto tra dolce e amaro. In tutta la regione si preparano con il miele millefiori, mentre qui nel cosentino è d'obbligo usare la melassa di fichi.
Tranquilli la nostra ricetta è semplice e con le dosi chiare!
Il team Valle del Crati

In foto: Pitta Impigliata o Pitta 'Nchiusa
