igiene in cucina

Ti ricordi quella famosa cena che ti ha rovinato il compleanno?

Forse sarà stata la crema pasticcera che non hai conservato in frigo, oppure la maionese che hai preparato in casa...È bastato un attimo di distrazione, le mani sporche per mandare all'aria la festa!

Ogni anno in Italia sono circa mezzo milione le persone che si ammalano in seguito a intossicazioni alimentari, molte delle quali avvengono proprio nelle mura domestiche. 

Il 7 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, non una giornata come tante da segnalare sul calendario o sui social. È un promemoria importante: quello che fai quando torni dal supermercato, come conservi il cibo, come lo prepari, può fare la differenza tra una cena perfetta e una notte in pronto soccorso.

La verità è che la maggior parte delle intossicazioni alimentari si può evitare con pochi gesti quotidiani. Gesti che probabilmente nessuno ti ha mai insegnato davvero.

Pensi di sapere come muoverti in cucina? Mettiti alla prova. In questo blog scoprirai se le tue abitudini ti proteggono davvero o se stai rischiando più di quanto immagini.

Iniziamo subito - la tua salute non può aspettare.

Le regole d’oro per una cucina sicura (che tutti dovrebbero sapere)

Lo sai che ogni anno nel mondo circa 400 mila persone muoiono a causa del consumo di cibo non sicuro? E di queste, quasi 5 mila vivono in Europa. Lo dicono fonti ufficiali dell’OMS.

Considerato che mangiamo dalle tre alle cinque volte al giorno, va da sé che l’alimentazione è un momento cruciale della nostra vita quotidiana a cui dobbiamo prestare molta attenzione. Soprattutto se siamo noi a preparare da mangiare.

Ma quali sono le regole per mangiare in sicurezza i cibi preparati in casa? Si parte dalla cucina intesa come luogo fisico, perché è qui che si prepara da mangiare.

Parola d’ordine: pulizia

Hai presente quando da piccoli la mamma ci raccomandava sempre di lavare le mani prima di mangiare? Anche se tutti storcevamo il naso a quel "noioso" richiamo, la mamma (come sempre) aveva ragione: lavare le mani, non solo quando si mangia ma anche quando si cucina, è necessario.

Se poi si maneggiano alimenti diversi bisogna prestare ancora più attenzione perché le contaminazioni sono sempre in agguato, e tutto quello che tocchiamo finisce inevitabilmente nel nostro organismo.

Inoltre, è fondamentale mantenere pulite le superfici con cui entrano in contatto gli alimenti, come tavoli, contenitori e ripiani del frigo.


Ma quali sono le principali fonti di contaminazione e perché dobbiamo stare attenti?

Si parla di contaminazione quando sostanze nocive come parassiti, funghi, virus e batteri entrano in contatto con gli alimenti, rendendoli potenzialmente dannosi per la nostra salute perché causa di intossicazioni o altre problematiche.

Esistono 3 tipi di contaminazioni:

Biologica: la più comune e pericolosa. Include batteri (come Salmonella, E. coli), virus, parassiti e muffe, microrganismi che si moltiplicano rapidamente in condizioni favorevoli di temperatura e umidità.

Chimica: dovuta a pesticidi, detergenti, metalli pesanti o additivi in eccesso. Può avvenire durante la produzione, lavorazione o conservazione degli alimenti.

Fisica: è la presenza di corpi estranei come vetro, plastica, capelli, insetti o altri materiali che non dovrebbero trovarsi nel cibo

Cosa puoi fare per evitare queste contaminazioni? Delle piccole, semplici mosse:

  • conservare gli alimenti alle giuste temperature

  • separare alimenti crudi e cotti

  • cuocere adeguatamente i cibi

  • verificare sempre le date di scadenza

  • utilizzare utensili e attrezzature pulite

  • lavare bene frutta e verdura sotto acqua corrente

CONSIGLIO: Può sembrare una sciocchezza ma anche usare lo stesso strofinaccio per asciugare contemporaneamente le mani e i piatti è un grave errore. A ognuno il suo. Stessa cosa vale per le spugne: mai confondere quella delle stoviglie con quella delle superfici e viceversa.

Dal supermercato al frigo: gli errori più comuni che facciamo

"Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte", cantava Gianni Morandi…Si ma poi corri a metterlo in frigo!

La corretta conservazione degli alimenti comincia già dal supermercato, nel momento in cui metti gli ingredienti nel carrello. Fare la spesa a casaccio, prestando poca attenzione e magari nelle ore più calde può costare caro, e non solo in termini di soldi.

Ecco i nostri consigli per una spesa fatta bene:

  • mettere nel carrello prima i prodotti “secchi”, poi quelli refrigerati e infine i surgelati per ridurre il tempo fuori dalla catena del freddo

  • portare le borse termiche, soprattutto d’estate, per surgelati e prodotti freschi

  • organizzare gli alimenti nel carrello e nelle buste; per evitare contaminazioni crociate tenere separati carne cruda, pesce, prodotti di pulizia e alimenti pronti al consumo 

  • ridurre al minimo il tempo tra l’ acquisto e la conservazione domestica, evitando soste prolungate in auto, soprattutto con alimenti deperibili 

  • non lasciare la spesa in auto sotto il sole, specialmente d'estate

  • posizionare le borse in zone fresche dell'abitacolo, evitare il bagagliaio esposto al sole, e usare l'aria condizionata se necessario

  • verificare subito lo stato degli alimenti deperibili al rientro e sistemare immediatamente quelli che richiedono refrigerazione

E una volta arrivati a casa? Adesso è il momento di sistemare la spesa in modo corretto.

Sai come posizionare gli alimenti in frigo e in dispensa?

No, un posto non vale l’altro.

Immagina il frigorifero come se fosse suddiviso “a zone”:

Nella parte alta vanno formaggi stagionati e salumi sottovuoto.

Nella parte centrale latte, yogurt, formaggi freschi, affettati  e cibi già cotti (freddi e chiusi in contenitori).

Nella parte bassa pesce e carne (ovviamente confezionati e ben separati).

Negli appositi cassetti frutta e verdura, meglio se in sacchetti traspiranti o appositi contenitori.

Lo sportello usalo per acqua, bibite e alcolici e ricorda che è la parte dove la temperatura è meno costante perché viene aperto spesso.

E le uova? Meglio tenerle nella parte centrale, dove la temperatura è più costante; ma sono un alimento delicato e meritano un approfondimento a parte.

Ricorda sempre che la parte più fredda del frigo è quella inferiore!

Per altri consigli utili su come conservare meglio il cibo ed evitare sprechi (anche di soldi!) puoi leggere il nostro blog dedicato.

 

I metodi di cottura più sicuri (e quelli da evitare)

Lo sai che la cottura inadeguata degli alimenti è una delle principali cause di intossicazioni alimentari domestiche? Cuocere bene gli alimenti non significa solo renderli più gustosi: significa trasformare il calore in uno strumento di sicurezza.

Il calore, infatti, è il miglior alleato contro le contaminazioni, ma solo se sappiamo usarlo nel modo giusto.

Secondo l'OMS ogni anno 1 persona su 10 si ammala per aver mangiato cibo contaminato. Vediamo una carrellata esaustiva sui principali metodi di cottura, con un po' di consigli utili.

🟢  I METODI SICURI

Bollitura e cottura a vapore
La cottura degli alimenti abbatte il rischio d'infezione, eliminando i batteri come la Salmonella già a 70/75°.

Cottura al forno
È una cottura a temperatura controllata in cui il calore è uniforme e raggiunge ogni parte dell'alimento.
CONSIGLIO: Per il pollame è bene raggiungere una temperatura non inferiore ai 75° nella parte più interna.

Cottura a bassa temperatura
Ideale per carni e pesci pregiati, permette di uccidere i microrganismi patogeni grazie al tempo prolungato di cottura.

🟡  I METODI DA USARE CON ATTENZIONE 

Griglia e barbecue
Tipici del periodo estivo e dei momenti conviviali, questi metodi sono molto apprezzati per il gusto che regalano al cibo, ma vanno usati con attenzione. Infatti la carbonizzazione della carne può generare molecole potenzialmente cancerogene.
CONSIGLIO: girare spesso gli alimenti sulla griglia per evitarne la carbonizzazione.

Frittura
Amatissima da tutti per il gusto e la croccantezza, questo metodo è da limitare a causa dei rischi legati alle alte temperature dell'olio e delle sostanze nocive che si possono sviluppare quando si superano i 180°.
CONSIGLIO: Vuoi friggere in sicurezza? Ecco le regole d'oro per concedersi (ogni tanto) una buona frittura:
- non superare i 180°
- usare olio di qualità (il migliore è l'olio evo perché ha il punto di fumo più alto)
- cambiare spesso l'olio se devi friggere molte cose
- evitare di friggere gli alimenti troppo a lungo

E la famosa cottura in friggitrice ad aria tanto in voga negli ultimi anni? È un metodo interessante, così come la cottura a microonde, leggi qui cosa ne pensa a riguardo una fonte davvero autorevole.

🔥 TEMPERATURA: LA TUA ALLEATA

Queste sono le Temperature minime di sicurezza di alcuni alimenti. Così puoi mangiarli in tutta tranquillità!

  • Pollame: 75°C al cuore
  • Carne di manzo/maiale: 70°C
  • Pesce: 70°C
  • Uova: La Salmonella muore a circa 70-75°C, temperatura che si raggiunge quando il tuorlo diventa sodo

🌡️ CONSIGLIO: Acquista un termometro da cucina, ti aiuterà a controllare meglio la temperatura durante la cottura.


 Le 10 domande che tutti si fanno in cucina

Siamo sicuri che anche tu, almeno una volta, ti sarai posto una di queste annose domande! Sono quelle più ricercate del web e noi abbiamo trovato anche la risposta. Continua a leggere e scopri se finora hai sbagliato qualcosa! 

  1. Devo lavare il pollo prima di cucinarlo? Assolutamente no perché si rischia di diffondere i batteri sulle superfici o gli utensili

  2. Posso scongelare a temperatura ambiente? No, lasciare il cibo a temperatura ambiente favorisce la proliferazione batterica; meglio scongelare nel frigo o nel microonde con l'apposito programma

  3. Il tagliere della carne va bene anche per le verdure? No, perché i batteri della carne cruda posso contaminare le verdure; meglio usare taglieri differenti 

  4. Posso rimettere in frigo il cibo cotto ancora caldo? No, il calore può innalzare la temperatura del frigo, compromettendo la conservazione degli altri alimenti. Meglio aspettare che si raffreddi

  5. Quanto durano gli avanzi in frigo? Di solito 2-3 giorni al massimo, a seconda degli alimenti. È sempre buona norma chiuderli in contenitori ermetici

  6. Devo lavare la verdura confezionata? Anche se l'etichetta riporta "pronto da consumare" o "già lavato" è consigliabile lavare nuovamente la verdura con un ulteriore risciacquo per eliminare eventuale residui di pesticidi o altri contaminanti

  7. Come capisco se un uovo è ancora buono? Fai il test: immergilo in un bicchiere d'acqua. Se affonda e rimane orizzontale è fresco, se galleggia è da buttare

  8. Cosa fare se trovo della muffa su formaggio/pane? Sul pane meglio buttare tutto, perché le muffe estendono anche oltre la parte visibile. Sui formaggi stagionati puoi tagliare la parte ammuffita con margine di 2-3 cm, mentre sui formaggi freschi butta tutto

  9. Posso ricongelare un alimento scongelato? Solo se è stato completamente cotto nel frattempo. Mai ricongelare carne, pesce o verdure crude già scongelate: si rischia proliferazione batterica

  10. “Posso assaggiare un alimento crudo (tipo l’impasto della torta) prima della cottura?”
    Anche se la tentazione è forte, meglio evitare. Assaggiare impasti crudi, soprattutto se contengono uova, può esporre al rischio di infezioni da Salmonella o E. coli.
    Meglio pazientare un po' e attendere che l’alimento sia completamente cotto.

Seguendo queste semplici regole, possiamo tutti contribuire a una cucina più sicura per noi e per chi ci sta accanto. Per altri consigli, continua a seguirci sul nostro blog!